DOTT. MARCO IVALDI

TITOLO DEL PROGETTO Pratica sportiva e qualità dell’aria: ambienti urbani, rurali e confinati. Innovazioni tecnologiche del presente e scenari futuri

DESCRIZIONE DEL PROGETTO La pratica dell’attività sportiva è, correttamente, descritta come uno dei principali mezzi per mantenersi in salute e procrastinare le patologie croniche correlate all'invecchiamento e alla sedentarietà della popolazione. Tuttavia, la pratica motoria in aree urbane, rurali o confinate nasconde un rischio: l’esposizione a inquinanti aerodispersi che, nel caso di attività fisica intensa, vengono assorbiti dall'organismo attraverso la respirazione in misura fino a 5 volte maggiore (nella stessa unità di tempo) rispetto ad una condizione di riposo. Per monitorare questo fattore, che rischia di creare un loop vizioso, in cui sia l’inattività che l’attività producono un danno anziché un beneficio, nel 2010, presso il Centro Ricerche Scienze Motorie, sono iniziati gli studi e l’assemblaggio dei primi prototipi di sistemi di rilevamento portabili degli inquinanti, che hanno portato, 3 anni dopo, alla costituzione di aGrisù, spin off accademico dell’Università degli Studi di Torino. Oggi la società è una PMI che ha come scopo statutario la creazione di strumenti portabili e accessibili per monitorare la presenza di inquinanti aerodispersi ed il relativo assorbimento umano in numerose situazioni: sportive, domestiche, lavorative, produttive, agricole, oltre che l’analisi di dati di grandi dimensioni relativi alla presenza di inquinanti atmosferici in macroaree europee urbane e rurali. È licenziataria esclusiva di un brevetto internazionale protetto in Europa e negli USA (WO2014108851 - US2015356851 - EP2943945 - ITTO20130022). aGrisù ha ottenuto premi e riconoscimenti (tra cui lo Special IngDan Far East Development Awards della Fondazione Marzotto, il National Program for development of innovative PMI ed il Meet IOT challenge) che le hanno permesso di continuare a sviluppare e incrementare i propri studi e le proprie linee di ricerca. Oggi è protagonista di alcune partnership con importanti aziende operative nel campo della domotica, dell’ingegneria, dell’architettura, dell’automotive e dei sistemi di allarme ed energetici in campo domestico e industriale. Attraverso la piattaforma dati gestita da aGrisù (futureintheair.info) ogni cittadino può accedere gratuitamente ai dati fotometrici satellitari per essere informato sui livelli di inquinamento nell’area in cui vive e pratica attività sportiva e conoscere il proprio assorbimento in relazione all’attività che svolge.

Marco Ivaldi è nato a Torino nel 1979, ex ciclista professionista, ora corridore di corsa in montagna, ha conseguito nel 2012 il titolo di Dottore di ricerca in sistemi complessi in medicina e scienze della vita, indirizzo in fisiopatologia medica, dopo aver ottenuto l’onorevole distintivo della Regia Università di Torino per la tesi di laurea magistrale: Previsione degli infortuni sportivi tramite test psicologici.

È docente universitario e si occupa di fisiologia dell’esercizio in relazione alla presenza di inquinanti ambientali, analisi elettroencefalografica quantitativa, neuroscienze correlate al movimento e neuromarketing presso l'Università degli Studi di Torino.

È stato co-fondatore di we-sport.com, uno dei più importanti social network di sport al mondo e attualmente è fondatore e vice-presidente di aGrisù srl, start up innovativa che si occupa di creare strumenti per il monitoraggio dell’assorbimento umano di inquinanti atmosferici, anche in relazione alla pratica sportiva. Il lavoro di aGrisù ha ricevuto molti premi sia nazionali che internazionali.